Federico da Montefeltro a Roberto Malatesta dopo l'assedio di Rimini-
Questo è il consiglio che Federico da Montefeltro diede a Roberto Malatesta, signore di Rimini, nei giorni successivi all’assedio di Rimini nell’estate del 1469.
“Aver esso dalle cose passate potuto molto bene conoscere , con quanta carità , ed amore egli si fosse affaticato per lui: ora aver ligate le mani, nè potere passar più oltre nell'aiutarlo , dolergliene grandemente; vedendo che le cose sue rimanevano nel medesimo pericolo , che prima » e forse maggiore. L'Esercito nemico ogni giorno ingrossarsi; l'amico essere tosto per dissolversi; consigliarlo dunque da Padre: irritasse , e tentasse i nimici, e facesse ogni qaalche accordo: ma poi ripreso animo dagli aiuti Aragonesi, e dalla mossa di Federigo , non continuò ne'medcsimi pensieri . Onde Alessandro vedendo, che le cose mutavano aspetto, cominciò , per non essere oppresso all'improviso a ritirar l'artiglierie ed a provedere all' altre cose necessarie alla sicurezza dell' Esercito : il che fatto, e Cacciato il fuoco nelle Case del Borgo, ove egli alloggiava, allargandosi dalla Terra, si ritirò in Vigliano, ( alcuni la dicono Virgiliano) Villa tre miglia lontano da Rimini sopra una Collina imminente alla Marecchia , luogo forte , e perciò eletto da lui, che sospettando d'esservi assediato , la cinse di argini, e dì fosse , e la ridusse quasi in forma d'una giusta Fortezza} di maniera che non vi si poteva entrare salvo che per Un Ponte solo. Unite le genti degli aiuti sulla Conca, fra le Castella dì Cimano > e di Montefiore , sì dirizzarono da quel luogo , che non è più uìscosto da Vigiliano, che cinque miglia , Verso Ciregiuolo , così ordiuando Féderigo, parte per mostrare al Nimico di non istimarlo , parte perchè essendo quel luogo sulla strada maestra serviva molto comodamente per condurre sicure in Rimini le vettovaglie del Contado di Urbino : ma la cagione principale , che vi si condusse fu , perchè quando Roberto fu accettato nella protezione della Aver esso dalle cose passate potuto molto bene conoscere , con quanta carità , ed amore egli si fosse affaticato per lui: ora aver ligate le mani, nè potere passar più oltre nell'aiutarlo , dolergliene grandemente; vedendo che le cose sue rimanevano nel medesimo pericolo , che prima » e forse maggiore. L'Esercito nemico ogni giorno ingrossarsi; l'amico essere tosto per dissolversi; consigliarlo dunque da Padre: irritasse , e tentasse i nimici, e facesse ogni prova per condurgli al fatto d'arme, perchè ciò succedendo, ed essendo a lui per difenderlo lecito di combattere, sperava di liberarlo affatto da quel pericolo: fornisse la Città di Soldati, degli aiuti, e con le genti sue stringesse ( perciò che poteva liberamente farlo ) i luoghi della Chiesa , conciosiachè movendosi, o standosi gli avversar] , egli faceva guadagno; se non si movevano, avrebbe con molta vergogna loro preso or questo, ed or quell'altro Castello , e con le vettovaglie, che v* avesse trovato , rinfrescato di mano in mano la Città suaj e movendosi faceva nascere l'occasione , che si desiderava di venire a giornata .”
Cit. “Vita e fatti di Federigo di Montefeltro”
Bernardino Baldi
Inserisci un Commento