Era il 4 di gennaio del 1424
Era il 4 di gennaio del 1424, Muzio Attendolo, giunge sulle
rive del fiume Pescara, i soldati di Braccio da Montone tenevano la riva opposta del
fiume e l'avevano munita di palizzate.
Muzio guida la carica dei suoi attraverso un guado presso la foce, entra in
acqua a cavallo vestito di armatura ed elmo in capo, quattrocento dei suoi lo
seguono e con un'atto di estremo ardimento sloggiano il nemico dalle difese.Nel frattempo il mare ingrossa e il guado alla foce si fa pericoloso, molti dei suoi rimangono dall'altra parte del fiume , lo Sforza torna indietro per rinfrancarli.
Nell'attraversare il guado cerca di aiutare un paggio in difficoltà che sta per
affogare, lo prende per i capelli, ma sporgendosi tira le briglie e il cavallo
"sensibile al morso" s'impenna scalzando il condottiero dalla sella.
Impedito dal nuotare lo Sforza affoga per il peso della sua armatura e la corrente trascina via i suo corpo impedendo ai suoi uomini di recuperarlo.
Impedito dal nuotare lo Sforza affoga per il peso della sua armatura e la corrente trascina via i suo corpo impedendo ai suoi uomini di recuperarlo.
"Così morì in età di cinquantaquattro anni uno de più arditi ed intrepidi uomini uno de più valorosi generali e de più esperti politici che avesse fino allora prodotti l'Italia."
Trascrizione da "compendio dei gesti del magnifico et gloriosissimo signore Sforza" di Antonio Minuti, biografia in volgare, dedicata esclusivamente a Muzio Attendolo Sforza e composta tra il 1451 e il 1458 anno della sua pubblicazione.
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