Fanti et Provisionati - Spunti di Ricerca
In seguito al primo incontro con FAMALEONIS dedicato a FANTI ET PROVISIONATI, ringraziando tutti gli intervenuti, pubblichiamo parte delle fonti utilizzate durante l'intervento come possibile spunto per approfondire l'argomento.
FONTI ICONOGRAFICHE
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FONTI SCRITTE
SULLE CERNIDE:
Carteggio tra
Cancelliere Alessandro da Foligno inviato al Duca estate 1471 in cui descrive i
PROVISIONATI talmente in “male arnese” e richiede soldi per equipaggiamento ”perché
altramente pareranno triste cernede”
1453 26 Marzo
Francesco Sforza comunica al luogotenente di Lodi che, appena giunto a Milano, ha saputo della sostituzione a Rivolta delle fanterie con le cernide.
Perché siamo informati da poy che siamo gionti qui a Mediolano che le fanterie, quale erano ad Rivolta se sonno partite et in suo scontro se sono metute lì le cernede
SUI GUASTATORI :
Francesco Sforza comunica al luogotenente di Lodi che, appena giunto a Milano, ha saputo della sostituzione a Rivolta delle fanterie con le cernide.
Perché siamo informati da poy che siamo gionti qui a Mediolano che le fanterie, quale erano ad Rivolta se sonno partite et in suo scontro se sono metute lì le cernede
SUI GUASTATORI :
Arruolati tra il popolo venivano richiesti un certo numero ai diversi comuni, spesso vengono pagati per metà dalla comunità che li invia e per metà dal Duca.
miss 20 sett.1452
miss 20 sett.1452
“fare ducento guastatori per mandare subito ale bastite et ponte da Cerreto per precio de cinque soldi imperiali il dì per ciascuno d'essi, deli quali volimo pagare nuy la mitade et l'altra mitade volimo siano pagati per le comunitade che gli mandarano pro rata de qualuncha comune”
Dotati di “zape, acete et marazi” erano un po' il genio dell’epoca.
Fondamentali anche nella realizzazione dell’accampamento e delle sue difese.
“havendo anchora bisogno de una buona quantità de guaistatori per fare certi lavori molto importanti, volemo che, veduta questa, ne mettete in poncto l’infrascripti icum zappe, badili et roncha ultra quelli sonno in campo, forniti de pane per quattro dì”
MISS07-1114-25SETT1452
MISS07-1114-25SETT1452
Nelle ordinanze di Galeazzo Sforza viene precisato che devono essere “in campo guatatori a suficentia secundo el bisogno” ma almeno 1000 di cui 300 si devono occupare "dell’allogiamento del Signore et Madonna et de le sue stalle alla obedentia de uno suo camerero et di Maestri de Stalla”
Una delle più famose Battaglia del ‘400, quella di Caravaggio viene forse decisa dall'intervento dei guastatori che sotto comando di Francesco Sforza erigono un fossato “in forma che pareva un muro di città ” a difesa dell’accampamento assaltato dalle forze veneziane in soprannumero.
Memoriale per Alessandro Sforza da parte di Francesco Sforza (campagna 1452-1453) Gli raccomanda di non farsi mancare i guastatori :
"Item dire che del provedimento che ha facto de quella aqua et de impaludare, et cetera, ha facto bene et che'l ne piace et che’l non se facia carestia de guastatori."
Inoltre si dia da fare a scavare fossi, allagamenti di terreni e adotti ogni accorgimento per impedire ogni accesso dei nemici e non risparmi l’impiego dei guastatori.
"Item dirli che usi ogni ingegno, industria et solicitudine in tagliare passi, relevare fossi et impedire ogni transito ali inimici con acque et padule, sichè non habino habilitade de potere dare aiuto ale dicte bastie, et che in fare queste cose non si faza carestia de guastatori."
Diverse missive in cui Sforza si raccomanda di punire i guastatori che scappano “et quelli che sonno fugiti, vogliate castigarli per modo siano exempio ali altri e non fugano un'altra volta ”
SULLE CALZABRACHE
“Vole el nostro illustrissimo signore che voy fazate dare
uno paro de calze ala divisa de soa signoria al zenovese fameglio
Isnardo Malespina”
Colori delle calzabrache alla divisa sforzesca :
“la calza fessa dal canto dritto col bianco fora, el cilestro di dentro, e la rossa de la gamba manca.”
“la calza fessa dal canto dritto col bianco fora, el cilestro di dentro, e la rossa de la gamba manca.”
Calzabrache come premio ai solfdati che si sono ben comportati nella presa di Bressello :
“Per le 26 para de calze da dare a quelli che hanno preso
el redeguardo a Bressello havemo scripto al referendario et thesaurerio de
Cremona che le facino.”
In ambito Sforzesco ha un significato molto importante tanto vero che lo Sforza dona "zornee a la nostra divisa" ai suoi uomini fidati mentre un saccomanno che viene trovato in
possesso di una giornea di questo tipo viene quasi impiccato.
Colori della giornea alla divisa Sforzesca :
“Sforza leva li quartieri che oggidì portano li sforzeschi et fece le unde strette et unite insema dal canto manco, el quartiere rosso dal canto dirito”
SUI TARGONI
Ordine di "200 pincti et forniti com il leone nel foco" da parte di Galeazzo Sforza, l'impresa dipinta è una delle imprese viscontee poi ereditate dagli Sforza.
SUI COMPITI DELLA FANTERIA
Scriveva nel 1461 Alessandro Sforza al fratello Francesco, duca di Milano, ragguagliandolo sulla campagna militare sull’Appennino abruzzese che lo vedeva contrapposto al conte Giacomo Piccinino :
«El conte Jacomo va pur subterfugendo per montagne et per lochi che non gli andariano le capre (…) La signoria vostra sa che alcuna volta quattro homini se metteno in una torre che un grande exercito non li pò vincere et cavarli fuora, così intervene a noy col conte Jacomo et se confida de doverne strachare et vincere (…)»
Alessandro Sforza al duca di Milano, campo presso Paglieta 24 luglio 1461
Archivio di Stato di Milano, Fondo Sforzesco, Potenze Estere,Napoli, cart. 206, c. 98
Sulla Guardia nel Campo
Lettera di Francesco Sforza per richiamrare al campo alcuni Conestabili di Fanteria
"Nui siamo qui in campo, ove quasi non se retrova fante alcuno.Et perché essi fanti ne sonno molto necessarii et lì se retrovano el Paduano et alcuni altri conestabili da spazare, ve confortiamo, caricamo et stringemo, per quanto haveti caro lo bene et honore vostro et desiderati may farne cosa che ne sia grata, vogliati spazare subito li nostri conestabili et fanti, quali se retrovano lì."
TESTI E FONTI SCRITTE DI RIFERIMENTO
Libri
L’Esercito del Duca – Maria nadia Covini
L’esercito Napoletano - Francesco Storti
Documenti
Ordine dell esercito ducale sforzesco 1472-1474 pubblicato su Archivio Storico Lombardo
«Governo et exercitio de la militia» - Orso degli Orsini - BNFR
«Memoriali» - Diomede Carafa
Dispacci sforzeschi da Napoli - raccolti e pubblicati da Francesco Storti
Quaternetto dei Conti - 1471 Donato da Milano o Del Conte - Arch.St.Milano
Missive Sforzesche – Arch.St.Milano
Memoriali Sforzeschi che vanno dal 28 novembre 1472 al 12 marzo 1475
Ecco il programma degli incontri :
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