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DOCUMENTI - Libro delle Riformagioni Lucchesi

Di seguito un interessante estratto dal LIBRO DELLE RIFORMAGIONI LUCCHESI (*), riguardante le attività organizzate dal Comune in merito all’addestramento dei suoi balestrieri.


Terziere S. Martino.
Nicolao Manfredi, Gregorio Arrighi, Pietro Guinigi.

Fu premuroso inoltre il Governo nostro di tenere esercitata la gioventù Lucchese nell'arte del balestrare, e perciò stabilita prima dagli Anziani e da sei Cittadini sopra le Entrate (64) la somma spendibile per quest'oggetto, cioè 18 fiorini di 36 bolognini per ciascheduno da dividersi in quattro premj, fu decretato nel giorno 29 dell'anno 1440 che due volte nel corso dell'anno, nel giorno primo di Maggio e primo di Settembre si facesse il detto esercizio. Apparteneva agli Anziani il far preparare la Rotella ossia Rosa, nel di cui mezzo collocato fosse il segno da colpirsi col dardo, il quale non era permesso scoccare se non in lontananza di cento venti passi. Il dardo e lo strale doveva portare il nome del Balestriere e i quattro primi e più vicini al bersaglio restavano premiati con la dovuta proporzione .
Si riscontra questo all'anno 1468 sotto il giorno 22 di Decembre dove si leggono assegnati per esercizio della Balestra il Cortile del Palazzo , il Cortile di Cittadella, e i posti vicini alle Mura della Città e de' Borghi; essendo proibito l'accennato sfidamento o provocazione nelle strade, nelle Piazae o in qualsivoglia altro pubblico posto.
Ritornando in detto anno il Governo a promuovere vieppiù queste prove , decreta che in ogni bimestre si faccia in giorno festivo l'esercizio della Balestra, sotto pena agli Anziani'di Ducati venti qualora non venisse eseguito. Constituisce due premi , uno di quattro Ducati l’altro di due, il terzo sia una Balestra di legno, (66) e il quarto la Targa con i dardi che in quella si troveranno. Ordina di più che con l'istessa Balestra non possa far tiro se non una sola persona, sotto pena di perderla. Quelli che vorranno (dice) esporsi al ciménto, dovranno darsi in nota prèsso il Cancelliere degli Anziani, con' altre particolarità di minor conto. È questa la sostanza di quanto viene prescritto per i Balestrieri nell' anno 1468.
Regolamenti diversi in progresso furono presentati sopra questo giuoco ossia esercizio, particolarmente su quante volte all'anno doveva o poteva praticarsi, il che sono io per dichiarare. Nel librò delle Riformagioni dell'anno 1470 sotto il di 25 di Giugno si legge, Decretum editum super Paliis balistandis ( 1468 ) sii cónfirmatum in omnibus suis partìbus , pràeter quam in parte ubi disponìt quod sex vici bus èalisUri debeat in anno; in qua parte sit redactum ad binam vicem. Due volte sole adunque era permesso di balestrare, cioè nella Ottava di Pasqua e nel giorno di S. Regolo .
Diciassette anni dopo nel 1487 fu estesa fa facoltà di questo vantaggioso e utilissimo divertimento per quattro volte nell’anno notati i giorni in cui era dato di applicarsi al medesimo cioè nelle quattro seguenti Feste di S. Regolo del S. Natale della Pentecoste e di S. Pietro facendosi il sopraddetto esercizio a fuoco e ad arco voglio dire con Archibugi e Balestre Due erano i premj determinati primo e secondo Il primo conteneva braccia otto di Damasco con che ogni braccio non eccedesse il prezzo di bolognini 5o e il secondo era uno schioppo Due volte all anno poi si trova ordinato di costumarsi l’istesso nelle tre Vicarie di Camajore di Coreglia e di Vallea Ariana e in queste il premio statuito di braccia venti di Fustagno computato a tre bolognini il braccio.
Più chiaramente si parla sopra tal proposito all anno 1490 sotto il dì 14 di Giugno dove si dice che questo esercizio si faccia quattro volte nell anno due volte con le balestre e due con gli archibugi bis cum Balistis & bis cum Schioppeltìs sive Archibusis Prima vice cum Schiappeltis &c e così alternativamente richiedendo il Decreto di quest anno che i concorrenti al premio con l arme da fuoco siano almeno sessanta e i balestrieri siano di numero almeno cento venti. Dovettero molto commendarsi queste ordinazioni del nostro Governo con le quali teneva esercitata la gioventù nella maestria e conoscimento delle armi per quanto portava l’ uso di quei tempi e per questo non ho voluto trasandate nel trattare un oggetto di pubblica ben regolata amministrazione.
Si vedranno esse rinnovate con attività ed efficacia ne secoli susseguenti e per ora torniamo a osservare il sistema che nuovamente prende la Repubblica nostra per il giusto indirizzo di se stessi.
Fu annunziato superiormente uno Statuto col titolo De regimine dell anno 1446 Questo adunque si prenderà ad esam e riscontrato con altri di simiglfante argomento si noterà quando vi abbia luogo ogni variazione in materia di Governo e il diverso provvedimento sopra il medesimo Dopo avere esposto il detto Statuto le Contrade appartenenti a cia schedun Terziere passa a parlare delle respettive Magistrature e primamente degli anziani.

(*) Memorie e documenti per servire all'istoria del principato lucchese, Tomo II, tip. Bertini, Lucca, 1814, pp. 197-199
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